domenica 28 ottobre 2018

Dal "Cazzotto" al Bacio. La storia del Bacio Perugina


Conoscete la storia del Bacio Perugina? Oggi vi propongo un esercizio dove dovete ricostruire la storia di questo cioccolatino.

Mettete in ordine le parti del testo.

1. La signora Spagnoli volle iniziare a produrre personalmente qualche dolce creazione. Con l’intenzione di riciclare la granella di nocciola ed altri scarti avanzati da altre produzioni, creò una nuova delizia: un cioccolatino composto da gianduia, granelle di nocciola e nocciola intera, il tutto avvolto da uno spesso strato di cioccolato fondente. La forma irregolare che ne uscì, assomigliava ad una mano e la nocciola che sporgeva assomigliava ad una nocca di un pugno chiuso. Luisa battezzò questa sua creazione con il nome di “Cazzotto“. 

2. Lo splendore finale di questo prodotto esclusivo arrivò nel 1924: Federico Seneca, direttore artistico di Perugina come packaging scelse un incarto color argento e le scritte blu.


3. Ormai il cioccolatino “con il cuore di nocciola” era diventato un prodotto familiare, conosciuto ed apprezzato da tutti i consumatori, non solo per il gusto, ma anche (e soprattutto) per la curiosità che suscitava nello scoprire quale poteva essere il messaggio segreto racchiuso dentro all’incarto argentato.

4. Tutto iniziò nel 1907 nella piccola ed accogliente città di Perugia. Annibale Spagnoli sposò Luisa Sargentini ed insieme acquistarono una drogheria ed iniziarono a produrre confetti. Successivamente, assieme a Leone Ascoli e Francesco Buitoni, fondarono l’azienda Perugina nel centro storico di Perugia, formata da soli 15 dipendenti. Durante la prima guerra mondiale fu la signora Spagnoli a gestire la fabbrica e si iniziò a produrre anche cioccolato. 
5. Fu l’amante Giovanni a mettere in discussione il nome scelto dalla sua signora: come avrebbe potuto chiedere un cliente “Mi potrebbe dare un cazzotto?”. Di certo non era un nome adeguato. E così Giovanni ribattezzò il cioccolatino con il nome “Bacio”, affermando che i giovani erano più predisposti a richiedere (magari ad una graziosa rivenditrice) “mi scusi, vorrei un Bacio”.

6. Fu sempre lo stesso Giovanni ad avere l’idea geniale di inserire all’interno di ciascun cioccolatino dei bigliettini contenenti delle frasi d’amore.
7. Nel 1923 Annibale Spagnoli decise di ritirarsi dalla società e la moglie entrò a far parte del consiglio di amministrazione. Luisa portò numerosi miglioramenti ed innovazioni per l’intera attività commerciale. In questi anni cominciò anche una storia d’amore (inizialmente segreta) tra lei e Giovanni Buitoni, 14 anni più giovane di lei e figlio del suo socio Francesco.

Soluzioni: nel commento

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